venuta. Brighenti, che la riverisce, e che anch’egli è in gran desi-
derio di vederla, mi ha pregato di dirle che i suoi conti con Lei
sono in pronto, e che al suo arrivo, spera che Ella sarà soddi-
sfatta compiutamente per la sua parte. I miei distinti e cordiali
saluti alla sua famiglia, e particolarissimi allo sposo, con mille
augurii prosperi e congratulazioni. Mi ami, e si conservi all’a-
more del suo cordialissimo servitore ed amico.
1070. |
Di Giacomo Tommasini. |
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[Bologna] eli Casa 1. Maggio 1827. |
Sig.r Conte ornatiss.mo
Le mie donne vorrebbero mangiare domenica prossima in compa-
gnia di Lei una Spalletta di S. Secondo, ed amerebbero che ciò succe-
desse in campagna. S’Ella non ha per domenica alcun impegno, spe-
rano di veder secondato il loro desiderio. In ogni modo poi La pregano
di venir questa sera un momento in mia casa per concertare il tutto.
Io intanto profitto della circostanza, e mi ripeto con sentimento
Suo aff.mo Servit.6 ed A.0 G.mo Tommasini |
1071. |
Di Pietro Giordani. |
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[Firenze] 5. maggio [1827] |
Mio adorato Giacomino. Poiché tuttavia mi si tarda il piacere tanto
sospirato di abbracciarti, niuna miglior consolazione poteva venirmi
che una tua lettera amorosa. Son poche parole; ma (come suoli, e sai
tu solo) piene tanto e preziose e care, ch’io te ne ringrazio con tutta
l’anima. Duoimi che non sia buona la tua salute; (nè io pur della mia
posso lodarmi) ti prego ad averne gran cura. Sei giovane; conservati
e accresciti vigore. Manda i miei saluti più affettuosi a Paolina e a
Carlo. Oh quanto quanto li vedrei volentieri. Vedrai certo la buona
Nina e suo Fratello,2 ti prego di salutarmeli caramente. Per carità