1837- Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 16 feb. [1833]
Anima mia. Gli occhi non mi lasciano che salutarti. ITo le
tue 9 e 121 che mi consolano d’ogni male. Addio.
1838. |
Ad Antonio Ranieri. |
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Ranieri mio. Tanto è possibile ch’io m’avvezzi a far senza
te, che la tua lontananza non mi è che una continua lezione di
come tu mi sii più necessario che l’aria. Sarai servito col Sig.
Galanti, che credo però già partito colla Signora. Addio con
mille e mille e mille baci. Salutami molto la sorella e Ruggiero.
1839. |
A Monaldo e Paolina Leopardi. |
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Papà mio. La ringrazio mille volte dell’amorosissima sua 31
Gen.1 Sono stato seriamente malato degli occhi. Sto assai
meglio, ma con impossibilità di leggere nè scriver nulla. Spero
sempre di rivederla presto, e le bacio senza fine la mano, con
tenerezza.
Cara Pilla. Lire 26.13.4 sono rom. E. 4.20. Puoi associarti
p[er] mio mezzo direttamente. La tua 13 9bre io non l’ebbi
mai.2