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1829. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 22 Gen. [1833]

Ancora non posso aver dalla posta la tua d’oggi. La Fanny, colla quale si parla sempre di te, mi raccomanda di salutarti tanto tanto, e vorrebbe sapere se hai ricevuto la sua risposta. Io sto passabilmente, salvo i poveri occhi. Addio, anima mia, mille volte. Ti bacio e ti stringo tanto al cuore.

1830. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 24 Gen. [1833]

Ierlaltro fui senza tue lettere. Oggi ho la tua de’ 19.' Io non ti potei scrivere, nè ripetere intorno alla Pelzet, se non consi- derazioni e conforti amichevoli. Lei non ho più nè vista nè udita. Se vuoi rimandarle nudamente i ritratti, gliene farò rendere dalle Busdraghi. Mandali se ti preme assolutamente di riavere il tuo; altrimenti no, perchè troppo l’onori a mostrar di ricordarti di lei. Ranieri mio, che cordoglio, che infelicità la mia, di non poterti scrivere un po’ più che niente. Dà mille baci per me alla gentile Calliopina,2 e ringraziala tanto del suo caro saluto. Anima mia, addio.

1831. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 29 Gen. [18331

Ranieri mio. Pensa, mi dici, che presto dobbiamo riunirci per sempre. Ben sai che questo pensiero è il mio pane quoti- diano, E questo solo ancor qui mi mantene} La Fanny è più che