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Tommasini e Maestri. Non voglio più lungamente scriverti per non seccarti: ma sai bene che l’affetto mio per te non è da esprimere nè da misurar con parole. Addio, t’abbraccio con tutto il cuore.

1780. Di Luigi Ciampolini.
[Firenze, 24. Ag.° 1832]

Caro Leopardi L’Ajazzi ed io ti preghiamo a osservare se il presente Ms. è difet- toso o nò, e a fare un piccolo indice delle opere in esso contenute. Addio a domani a sera. Il tuo Aff.° Amico L. Ciampolini 24. Ag.° 1832

1781. Di Gian Pietro Vieusseux.
[Firenze, Venerdì, fine di agosto 1832]

Carissimo Leopardi questa sera alle ore 8 avrò in casa mia, un alta [sic] persona, il Cav. Meli di Ravenna, ora tornato di Parigi come membro della Commis- sione del Cholera. Vostro aff Vieusseux Venerdì

1782. Di Luigi Biondi.
[Torino 30 Agosto 1832]

Chiarissimo Signore Sarei poco sincero se non confessassi che le lodi dalla S. V. chiaris- sima date al mio libro mi hanno toccato l’anima:1 perocché, quantun-