accrescerà ancora non mediocremente la fama già tanto cresciuta
di V.S.
Pare che la sorte m’invidii la sua conoscenza personale, poi-
ché già più d’una volta mi è accaduto di arrivare in qualche luogo
pochi giorni innanzi o dopo la sua partenza di là: come qui in
Firenze alcuni anni addietro, ed ultimamente in Roma, donde
Ella partì per Torino pochissimi giorni dopo ch’io fui arrivato
con isperanza oramai certissima di vederla. Ciò non torrà, io
spero, che Ella ancor da lontano non voglia concedermi, se me
ne crede degno, la sua amicizia; come certamente non toglie
che io non sia e non mi professi gratissimo alla sua gentilezza
e bontà, e desiderosissimo di mostrarle la mia gratitudine con
effetto, e servirla in ogni cosa ch’io possa. Mi adoperi, se mi
crede buono, e non si dimentichi del suo
devotiss. obbligatiss. servitore
Giacomo Leopardi.
Firenze io luglio 1832
1770. |
A Gian Pietro Vieusseux. |
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[Firenze, Domenica 15 luglio 1832] |
Vi prego, caro Vieusseux, a rinnovarmi il favore fattomi altre
volte. Ranieri ha da esigere in Roma la somma di 50 colonnati
mediante cambiale a un mese data, sopra R. Gozzani, persona
assai conosciuta, fratello del Viceprincipe. Desidera essere accre-
ditato per questa tratta presso il vostro banchiere. Favoritelo
di ciò, ve ne prego, e vi resto garante della soddisfazione. Ranieri
sarà da voi domattina. Addio di tutto cuore.
II vostro Leopardi
Domenica 15 luglio