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di queste mie parole. Egli sa quante ardentissime preghiere io gli abbia fatte (sino a far tridui e novene) p[er] ottener questa grazia; e come ad ogni leggera speranza di pericolo vicino o lon- tano, mi brilli il cuore dall’allegrezza. Se la morte fosse in mia mano, chiamo di nuovo Iddio in testimonio ch’io non le avrei mai fatto questo discorso: perchè la vita in qualunque luogo mi è abbominevole e tormentosa. Ma non piacendo ancora a Dio d’esaudirmi, io tornerei costà a finire i miei giorni, se il vivere in Recanati, sopratutto nella mia attuale impossibilità di occu- parmi, non superasse le gigantesche forze ch’io ho di soffrire. Questa verità (della quale io credo persuasa p[er] l’ultima acerba esperienza ancor Lei), mi è talmente fissa nell’animo, che mal- grado del gran dolore ch’io provo stando lontano da Lei, dalla Mamma e dai fratelli, io sono invariabilmente risoluto di non tornare stabilmente costà se non morto. Io ho un estremo desi- derio di riabbracciarla, e solo la mancanza de’ mezzi di viag- giare ha potuto e potrà nelle stagioni propizie impedirmelo: ma tornar costà senza la materiale certezza di avere il modo di riu- scirne dopo uno o due mesi, questo è ciò sopra di cui il mio partito è preso, e spero che Ella mi perdonerà se le mie forze e il mio coraggio non si estendono fino a tollerare una vita impos- sibile a tollerarsi. Non so se le circostanze della famiglia permetteranno a Lei di farmi un piccolo assegnamento di dodici scudi il mese. Con dodici scudi non si vive umanamente neppure in Firenze, che è la città d’Italia dove il vivere è più economico. Ma io non cerco di vivere umanamente: farò tali privazioni, che a calcolo fatto, dodici scudi mi basteranno. Meglio varrebbe la morte, ma la morte bisogna aspettarla da Dio. In caso che Ella potesse e volesse questo, non avrebbe che a porre di due in due mesi a mia disposizione la somma di 24 scudi presso qualche suo cor- rispondente in Roma, avvisandomi la persona; sopra la quale io trarrei di qua la detta somma p[er] cambiale. Avrei caro che 11 suo ordine fosse p[er] 24 francesconi, il che a Lei non porte- rebbe grande aumento di spesa, e a me farebbe gran divario, essendoci ora grandissima perdita nel cambio degli scudi rom.