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Da Parigi'1 mi sono indirizzate le seguenti due questioni, la prima per il signor Dubner, che dà una nuova ediz. di Plauto, la 2.a per il celebre Orelli. 1.° De quel age sont à la Vaticane les plus anciens mss. de Plaute, et comment en pourrait-on avoir la collation? 2. Serait-il possible d’obtenir un fac-simile des Orationes et Epistolac ex libris Historiarum C. Sallustii du ms. du Vatican n° 3864? Vedi, ti prego, se tu puoi rispondermi qualche cosa di con- creto e di categorico sopra queste due questioni, perch’io ne dia conto a Parigi. Scusami, carissimo Peppino, di tante e tante seccature ch’io ti do, senza mai contentarmi. Perdonami per carità, e voglimi sempre bene. Salutami la Tuta, la Nanda, e Giacomino; coman- dami, e credimi sempre il tuo Giacomo.

1745. Di Paolina Leopardi.
[Recanati, 15 Maggio 1832]

Caro Muccio. Carlo ti ringrazia di quanto gli dici riguardo al pus, e starà attendendo che glielo mandi. -1 Noi poi abbiamo piacere nel sentire che tu sei occupatissimo-, non è questo un indizio che stai bene, e che puoi lavorare? che poi le tue lettere sieno così brevi, no, noi non vi ci possiamo accomodare. Aspettare tanti giorni, quasi un mese per avere sei righe, è cosa troppo dolorosa! - Già sappiamo che sei accademico della Crusca, e supponiamo che non te ne importi niente. L’altra notte sognavo che tu eri ammalato, e che la tua malattia era al piloro. Ho cercato per vedere cosa è questo piloro, e vedo che è una tal cosa che ha relaz.c collo stomaco. Non so come diavolo mi sognassi un tal imbroglio che mi affliggeva assai: non so quanto tempo è che non ho sentito nominare questo piloro, e tanto meno capisco come potesse venirmi in mente sognando. Pure, quando mi scrivi, dimmi precìsami se stai bene. - Avrai veduto i funerali di Borghesi, avrai sentito David, ti divertirai, e ti annoierai ancora per questa sec-