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marzo, del N. Ricoglitore-, dei quali la ringrazio distintamente. I tre fogli ultimi spediti delle Operette morali, mi arrivarono sola- mente il primo e il 4 aprile, e furono da me riconsegnati alla posta successivamente il dì 4 e l’8. Spero che dopo la data della cara sua ultima (dei 7) Ella gli avrà ricevuti di ritorno. Spero ancora che da qui innanzi, trovandomi io in Bologna, il ritardo e gl’imbarazzi postali non avranno più luogo; di modo che la stampa potrà progredire senza intervalli. La quantità del tempo occorrente a compiere l’Antologia dipenderà dal più o meno di agio e di facilità che io avrò a ritrovare e a compilare i libri che mi mancano. Quel che mi resta da aggiungere non è molto; ma per questo non molto mi bisogna scorrere, e in parte leggere, più e più diecine di volumi. Ci rimarrà poi l’ordinare il tutto, e il farvi gl’indici. Io userò tutta la prontezza possibile, perchè Ella alla sua venuta trovi, se si potrà, il lavoro terminato. Par- tirò per Bologna dentro la settimana corrente, o in principio dell’altra al più tardi. Però Ella potrà da ora innanzi indirizzar colà tutto quel che le occorra scrivermi o mandarmi. Mi ami, se me ne crede meritevole, accetti i complimenti della mia fami- glia, offra i miei alla sua, e mi creda sempre suo cordialissimo servitore ed amico. P.S. Da Bologna mi fu riconfermato che l’esemplare delle canzoni per l’Ab. Vannucci era stato effettivamente consegnato alla marchesina Zambeccari, la quale aveva promesso di man- darlo pel mezzo della persona indicata. Se la Signorina si è scordata della promessa (avendo certamente da pensare ad al- tro), mi sarà facile consegnarne un altro esemplare, purché mi si dica a chi.