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1737. Di Pietro Brighenti.
Roma 10. Aprile 1832.

Mio caro Giacomo: Mille e mille cordiali ringraziamenti di tutti noi per le premure che vi siete date onde raccomandarci a Mons. Muz- zarelli, il quale aveva avuto la bontà di cercare di noi, innanzi che aves- simo potuto recapitargli la lettera che avevamo per esso. Se mai ave- ste occasione di scrivergli, vi raccomando che vogliate dirgli quanto gli siamo grati delle urbanità usateci, che non potevano essere mag- giori: frutto ben degno delle commendatizie di un leopardi e di un Giordani. Noi siamo venuti ad abitare un discreto quartiere appresso il tea- tro Valle. So che a Voi ed al Sig.r Ranieri è notissimo, perchè è quel medesimo che fu abitato dalla amabilissima Pelzet. Siamo in ottima salute e si crede che Marianna debutterà colla Straniera del Bellini: ma non si andrà in iscena che il 30. del corrente. Di Roma abbiamo veduto alcune Strade e Chiese, che non mi sono sembrate maggiori di quelle di Milano o di Firenze; anzi tutto in com- plesso Roma moderna non mi ha fatto il minimo senso di sorpresa. Moltissima però me ne ha fatto il S. Pietro, fra queste, e vorrei tor- narvi di spesso se non fosse così lontano: sdegno il presente Campido- glio; maraviglia il Panteon, maraviglia, e commozione grandissima il Campo Vaccino, che rivedrò più volte e minutissimamente. Del resto non ho veduto nulla o quasi nulla. Abbiamo di spesso il tempo cattivo. Ho da pregarvi di un favore sommo; e se mai per la vra salute non poteste, ardisco impegnarvi a supplicare il S.r Ranieri a non ricusarsi di farlo. Ho saputo che da Pisa mi furono inviate a Firenze stampe e lettere colà pervenute alla nostra direzione, mentre noi ne partimmo. Io avevo lasciato commissione di rivoltarle a Roma, non a Firenze. Ora mi occorrerebbe che tali lettere e stampe mi venissero finalmente qui indirizzate. La spesa che occorrerà ve la rimborserò. Mi raccomando molto di tal favore: ed al Sig.r Ranieri vorrete far gradire i nostri comuni doveri e saluti più distinti. I nostri nomi già li sapete - Pie- tro - Marianna - Anna e Maria (Galvani) Brighenti. Una causa assai strepitosa è stata qui giudicata in favore di un Fuma- roli contro la R.C. St. sopra una scrittura a stampa dov’è chiamata la d.a Camera piena di ladri, assassini, con altre consimili gentilezze