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difficile da intendersi. Lo farò, per altro fidandomi nella vostra bontà, e nella gentilezza del vostro carattere. Petrarca come buon Cattolico vedeva con dolore la Sede Pontifi- cia tolta da Roma e trasportata in Avignone. Si figurava dunque la Chiesa, quasi in Cattività; e più per questa causa, che per i vizii che ivi si praticavano, chiamò Avignone, e qui, ed altrove, Babilonia. Non cessava il Poeta coi suoi scritti e colle sue Preghiere di sollecitare da Iddio, e dagli uomini, quel cambiamento di cose ch’egli cotanto desi- derava: e si lusingava che il tempo non fosse lontano, quando un Papa dovesse venire che lo metterebbe in esecuzione. Egli non doveva però indicarlo col suo vero Titolo di Papa, perchè si era servito nel princi- pio del Sonetto, del nome di Babilonia; ed il giusto titolo del Sovrano di quella Città, era, come ognuno sa, il Soldano. Si servì dunque (Petrarca) di questo termine, dicendo «nuovo Soldan veggio per lei», come per convenienza: perchè, avendo una volta cominciata con allu- sione a Babilonia, bisognava che la Metafora (ossia Figura) fosse con- servata intera in tutte le sue parti, sino alla fine del periodo. Ed in fatti, la similitudine tra il Soldano e Babilonia, da una parte, e Roma e ’l Papa dall’altra, era allora assai più grande, che oggi, al primo colpo d’occhio, a molti non appare. Baldacco era la Capitale dell’Impero, e della Religione Musulmana, come Roma lo era della Cattolica. Ma i Soldani di Baldacco, a causa di molte divisioni e scismi particolarmente quello di Persia, erano, a quell’epoca, decaduti dalla loro grandezza di prima: finge dunque il Poeta di desiderare che quelle divisioni fossero tutte spente, di modo che vi restasse per i Soldani una sola Sede d’impero, la quale doveva essere Baldacco, riconosciuta, per molti secoli, la vera sede del potere Musulmano: cioè, in altre parole, desiderava che Roma fosse fatta (come prima) la Capitale della Chiesa Cattolica. Tn prova di questo, legate le parole che formano la Metafora, e vedrete che questo è il senso litterale del passo, e la mente del Poeta. Io sono fuggito da Avignone in Vaichiusa, perchè la Chiesa in Avi- gnone è sommamente corrotta, e quasi schiava; e qui, aspettando il cambiamento che ragionevolmente si aspetta, e dovrebbe farsi, mi struggo e fiacco. Vero è che questo cambiamento non verrà così tosto come io vorrei. Verrà non ostante perchè io veggo venire un nuovo Papa (è probabile che avesse in mente il suo Amico, il Cardinal Colonna) il quale farà sì, che la Chiesa non avrà (come ora) due sedi: ma una sola; e quella fia in Roma.