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1681. Di Adelaide Maestri.
[Parma 16 9bre 1831]

Mio caro Leopardi Mi valgo dell’occasione che mi offre il caro mio padre, il quale per un consulto si reca a Roma, per ringraziarvi de’ cari vostri caratteri,1 tanto da me desiderati. Oh se poteste conoscere quanto piacere m’hanno portato all’animo; quanta invidia porto a questo mio foglio che in breve sarà con Voi; se poteste del pari comprendere la pena che- mi cagiona la difficoltà d’avere le vostre notizie; il timore che per lungo corso di tempo non mi sia dato di rivedervi; e la consolazione che provo a un tempo, sapendovi migliorato nella salute, non potrebbe certamente cadervi in animo che l’immenso spazio che ci divide, possa aver forza di scemare l’affezione che ho per Voi, la quale, ve lo assicuro, sarà immutabile, e durevole quanto la mia vita. Ma Voi, intanto, perchè cercate sempre di fuggirci? perche [5/c], con tanta amicizia che ci avete, non vi determinate mai, se non nell’inverno, almeno nella buona sta- gione, di rivederci in Parma, dove siete desiderato da tanto tempo? so bene che al presente questo paese non ha nulla che racconsoli, ma qual parte, in questa povera nostra penisola, può invitare all’allegria? conserviamoci pure, caro amico, la nostra amicizia, siccome conforto unico in questa vita, che ormai può considerarsi priva ancora di quel po’ di bene che seco porta la speranza. Ferdinando, Giordani, e tutti gli amici che ricordate nella vostra lettera, vi ritornano i più affettuosi saluti. Addio! Ricordatevi di noi, e scriveteci più spesso che potete. La vostra Adelaide Giordani ha risposto alla vostra lettera, che inviaste a me, il dì n corrente. Parma 16 9bre 1831