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si offersero. Ma ciò tutto, per quanto mi assicuri dell’effetto del mio proponimento, non basta ancora per potermi permettere di secondare in tutto le condizioni, alle quali Ella brama di vincolare il suo assenso. Eccomi adunque prima di tutto a ringraziare la sua cortesia e la volonterosa disposizione di compiacermi; ed indi a pregarLa di non negarmi il volgarizzamento che Le propongo, e di cui qui già Le acchiudo il testo originale, tratto dall’edizione del 1581 di Basilea delle opere tutte del Petrarca. Questo è l’epistola 15" del II libro, diretta a Giovanni Colonna. Ella resta interamente dispensato da qualsivo- glia illustrazione dell’argomento e delle persone; e potrà eseguire la versione in isciolti, che pajonmi il metro migliore per simili lavori.2 Io non Le ne fo urgenza alcuna; riserbandomi di farlene ricordo tosto che sarammi stata fornita la traduzione delle altre epistole al Colonna med.°, che si sta facendo dal Sig.1' Leoni a Parma. La presente lettera Le perverrà per la via d’Ancona; e pel riscon- tro ch’Ella sarà per favorirmene, potrà valersi di quel soggetto, da cui questa Le verrà recapitata. Io frattanto me Le protesto riconoscente, ed ho l’onore di segnarmi con tutta stima

Suo umil. obbligai', servitore
D. De Rossetti

Trieste 28 Marzo 1827.

1055. Di Antonietta Tommasini.
Bologna Marzo a’ 29. 1827.

Egregio S.r Conte Ho letto con piacere ed ammirazione il suo volgarizzamento del- l’orazione di Gemisto Pletone nel giornale che ha per titolo il Racco- glitore.' Ma sopra tutto mi è piaciuto il discorso intorno alle tradu- zioni, col quale Ella nobilmente, e, parmi, vittoriosamente contraddice a certa opinione del nostro bravo Giordani. Le traduzioni sono per certo un’impresa difficile ma sono altresì un gran benefizio all’uni- versale, quando si fanno da uomini del suo ingegno, e della sua dot- trina. Chi può essere più utile alla sua nazione, che colui, il quale la rende partecipe del sapere delle altre, e la mette in comunicazione colla gran famiglia del genere umano? Se si lodavano gli antichi filosofi, che