1673. |
Di Mario Valdrighi. |
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[Di Modena x Novembre 1831] |
S.r Conte Pregmo
Non so cosa Ella possa aver pensato di me in causa del mio troppo
lungo silenzio. Io non vorrò qui addurre tutte le scuse che possono
valere a mia giustificazione: ma solo la pregherò a persuadersi che non
mancanza di stima, o di desiderio di servirla mi hanno fatto parer negli-
gente, ma bensì od assenza da Modena, o più brighe, che mi tolsero
il tempo a più geniali cose. Eccomi intanto a compire, se pur sono
anche in tempo, il debito mio. I Io varie volte eccitato Francesco Gal-
vani a concorrere meco; ed egli mi ha sempre promesso di mandarmi
a casa quanto aveva offerto ma non ho mai avuta cosa alcuna, benché
anche per questa cagione io abbia anche di più di quello che avrei fatto
ritardato a servirla. Credo che abbiasi a compatire il giovinetto, che
forse tiene il cuore e la mente fissi in tutt’altro che lettere autografe. Ho
procurato di supplire io solo ed ho preparato un piego (da spedirsi alla
prima occasione) co’ seguenti autografi: - Albergati Capacelli Fran-
cesco - Bodoni - Cagnoli - Veronica Gambara - Guglielmini Dome-
nico colla minuta di risposta di Bernardino Ramazzini - Lorgna -
Mazza - Muratori - Paradisi Giò. - Scarpa - Stratico - Tiraboschi -
Volta -. La lettera della Gambara come le accennai è alquanto patita:
ma benché poco le offra, pure mi gode l’animo che non manchino i
nomi più desiderati del Volta - Tiraboschi, Muratori, e Scarpa -.
Usando poi della facoltà concessami le soggiungo i nomi da me
scelti nella trasmessami nota. Sono questi Boerhaave - Giò. Targioni
Tozzetti - Giò. Fabbroni - i due Savi padre e figlio - Bertrand de
Nantes - Pentland - Humboldt - Coulei - Molina - Sismondi - Fili-
caja - Lafayette - il presente Re di Prussia. Di questi formatone un
piego alla mia direzione, potrà Ella consegnarlo al S.r Marchese Èrcole
Coccapani Imperiali che abita alla Villa di Londra presso al ponte alla
Carraja, che si carica di portarmelo o di trasmettermelo. Il mio le per-
verrà quanto prima: ma mi sarà grato l’avere il preciso di Lei indirizzo.
Gradisca Ella per quello che vale il mio buon volere di servirla, e
si accerti che terrò a favore l’essere onorato da qualche suo comando:
e di nuovo chiedendole scusa del ritardo me le protesto con tutto
l’animo
Suo Dev.mo Obb.mo Serv.re i'v- xr i M 1 „ Mario Valdrighi |
Di Modena 1 Novembre 1831