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quando ella avrà potuto spedirmela. Mi raccomandi al Signore, mi benedica; mi raccomandi alla mamma, e poi ai fratelli, e creda che poche cose o nessuna mi può riuscir così grata come le sue lettere.

1649. Di Adelaide Maestri.
Parma 14 ybre 1831

Mio caro Leopardi. Dopo tanto tempo una vostra lettera? Oh quanto mi è cara! se io dovessi giudicare da ciò che ho provato nell’a- nimo alla vista de’ vostri caratteri, non dovrei già credere che fossero mesi ch’io ne fossi priva, ma anni. Da gran tempo seppi da Voi che il reo destino vi priva delle mie lettere; unicamente, credo, per privar me delle vostre. Sin d’allora mi posi in cuore di tener copia di tutte quelle ch’io avessi avuto a scrivervi, per potervi mostrare un dì o l’al- tro che in tutti i tempi vi ho avuto nell*animo. Eccovi infatti parte di quella che s’è portata via il diavolo, o qualche suo procuratore. Godo, vi dissi che gli amici vostri si lagnino perchè non vi applicate, e vi divertite, riguardando io il riposo e la distrazione come uno de’ mezzi più efficaci, e a voi necessario, a conservare la salute. Così vi porrete in grado di far nuovi doni alla povera nostra Penisola. Ma mi dorrebbe per altro, e non poco, che questa nuova maniera di vivere, v’avesse fatto dimenticare chi non potrà mai dimenticarsi di Voi. Scrivere, come fate, a Giordani; il quale frequenta la nostra casa; parlargli d’altri, e non inviare a me neanche un saluto? non pregarlo d’informarmi del vostro miglioramento, il quale mi sta cotanto a cuore? Vorrei farvi que- sto picciolo rimprovero in ischerzo, ma in verità noi posso. Quando la buona fortuna vorrà ch’io vi rivegga, il che io desidero, siccome uno de’ maggiori beni, vi farò ancora parecchie altre rimostranze. Per ora basta così. E veramente direte ora voi pure che basta così, essendo già troppo tempo ch’io vi trattengo. Addio. La mamma, il papà, e Fer- dinando vi salutano carissimamente. Quanto agli associati mi pare che, essendo diminuiti pei forestieri richiamati ai loro paesi, ne rimangono ancora ottanta circa. Potete quindi spedire a Parma alla direzione del- l’avvocato Maestri copie sessanta, e al Dottor fisico Gio. Batista Fer- rari medico a Sondrio, presso al lago di Como, copie venti. Mio marito vuol egli avere il piacere di fare il distributore delle copie sessanta.