il piego. Al quale effetto sarà bene che la S. V. si compiaccia d’indi-
carmi il luogo di suo recapito per facilitarne la consegna. Mi spiace
di non poter disporre di lettere veramente interessanti per la materia,
mentre allora l’offerta sarebbe stata più degna: ma ad ogni modo ne
andrò lietissimo se almeno il buon volere benché impotente incontrerà
gradimento.
E per me fortunata questa occasione che mi dà animo a protestarle
la distinta mia stima ed offrirmele
Devot.mo Servitore
Mario Valdrighi
di Modena 21. Giugno 1831.
1629. |
Di Giacomo Mosconi. |
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[Di Verona à dì 22 Giugno 1831.] |
Pregiatissimo Signore
La commissione onde le piacque d’onorarmi1 mi fu carissima per-
chè mi assicurò ch’ella non mi ha dimenticato. Ed io non avrei voluto
risponderle senza avere di che attestarlene col fatto la mia riconoscenza,
ma le mie speranze sono andate a vuoto. Qui in Verona vi sono di
molti studiosi di raccogliere scritture autografe d’uomini insigni, e per
tal cagione ben tosto avvisai che non mi sarebbe venuto fatto di poterla
sì di leggieri servire. Laonde dopo le mie inutili ricerche avea posta
ogni mia fidanza in un nostro Abate Veronese mio amico, il quale credo
essere il solo, che aiutare mi possa a compiacerla: ma questi è assente
da Verona sino dal passato Maggio, ed a quanto ne pare non vi ritor-
nerà sì presto. Eccole il motivo per lo quale ho sino ad ora ritardalo
a risponderle, ed esso spero varrà a farmi presso lei scusato. Nella pros-
sima settimana io andrò a Recoaro ove dimorerò da circa un mese;
frattanto al suo ritorno l’amico mio, ch’è già informato di quanto ella
desidera darà opera a fine di vedere se rinvenir si possano le scritture
autografe che vorrebbe codesta gentildonna; ed io non mancherò di
renderla avvertita del risultato delle nuove ricerche.
Ella non mi fa motto dello stato di sua salute, ma voglio sperare,
che si avrà riavuto da que’ mali onde era molestato nel passato autunno.
Si ricordi ch’io nutro speranza di rivederla tra non molto ne’ nostri
paesi com’ella ebbe a promettermi.