Come state? come vanno i vostri lavori? e il Pacini che fa?
Sinner mi scrive da Parigi ai 24 di Gennaio: Je ne pus vous
écrire de Pise. Le bon M. Rosini auquel je suis très-reconnaissant
de toutes les bontés qu’il a eues pour moi, absorbait tous mes
instants. Il en fut de mème à Gènes de la part du M.r de
Negro, a Milan de M.mc Albrizzi, à Turin de MM. Peyron et
Boucheron. Dites cela à M. Rosini; c’est lui qui m’avait bien
voulu recommander à ces personnes distinguées. Faites-lui mille
complimens affectueux; répétez-lui que je m’estimerais heureux
de pouvoir lui ètre bon à quelque chose à Paris. - E ai 30 di
Marzo: Que fait l’excellent M. Rosini? et sa Luisa Strozzi?
Rappelez-moi à son bienveillant souvenir. - Vogliatemi bene
e scrivetemi. Addio, addio di tutto cuore.
Il vro Leopardi
1618. |
Di Giovanni Rosini. |
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A. Carmo
Nel sistema in cui siete di scrivere di rado, e poco - una vostra
lettera che ha volta fazza (come disse Arlecchino a S. Marco nel 1797)
è un miracolo. - Cercherò tra le mie carte quel che dimandate; ma
son già state rifrustate. Del Pindemonte potrò darvi e del Bettinelli,
e del Cesarotti e del Monti. - Ditemi chi è la Madonna. - Or ven-
ghiamo a noi. Del Marco Pacini ho fatto il C.° 6.° e parte del 7° ma
ho avuto (oltre un reuma di 6 settimane) molte inquietudini, che me
ne han distolto. - Ho scritto un Elogio del Cav. Pindemonte, che
acefalo comincerà a comparire nel prossimo numero del Giornal di
Pisa; poiché, obbligato come sono a far qualche cosa p[er] d.° Gior-
nale, cerco di non gettar via affatto il tempo. - Nel Giornale non vi
pongo fuorché la parte letteraria. Quando sarà p[er] istamparsi come
Elogio,1 ve lo manderò, e mi sarete cortese delle vostre osservazioni.
- Marco Pacini interrogato, perchè è stato 4 mesi senza dir nulla:
Risponde