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Ho trovato fra le mie carte questa osservazione sopra Teone, che, bonne ou marnane, vi trascrivo. Notandus usus modi in- nitivi in Theone sophista, progymnasm. 2. ed Basii, p. 36. IlapoccpuXaxxéov 8è xaì xò TcapaXXrjXoui; xidévai xà<; Ttxcóaen; £7x1 Siacpópcov 7tpoaa>7tov à[X(ptPoXov yàp yivexat xò ènì riva (pégeodai. Piane ut in hodiernis vernaculis quotidie dicimus: je ne sais que penser, yo no he que corner, io non veggo dove andare, I knoiv not what to do, et sexcenta huiusmodi. Similis loquendi forma in Luciani, ut aiunt, Philopatride, prope finem? ’EBua^épcavov yàp rt xolc; xéxvot^ naxaXineiv, prò xaxaXtTroqxt. Epicurus in Epist. ad Herodot. ap. Laert. X, 37. ouox; av xà 8o£a£ó|i.eva r) CTixou[i.eva lì àTtopou[j.eva eiq o àvàyovxei; È7tixpivetv, prò èrcixptva)[i.£v. Noster Fazio degli Uberti in poemate Dittamondo, 1. 1. c. 29 v. 18, Che mi vendrei se fosse chi comprare, i.e. chi mi comperasse.}

1611. Di Antonio Gherardini.
[Firenze, di Casa 2. Maggio 1831.]

Sig.1 Conte Gentil.mo Ero nella lusinga di poterle rimettere le notizie richieste sui Sati- rici Toscani moderni nella passata settimana ma diversi affari venuti ad occuparmi tutti in un momento mi hanno tolto il tempo per termi- nare le osservazioni benché brevi e semplici che io stava scrivendo, e mi hanno vietato per conseguenza di sodisfare al mio debito con quella sollecitudine che avrei voluto. Ora son certo di aver tutto in pronto per domani l’altro al più lungo e le prometto di farle avere non più tardi il foglio relativo, ma frattanto premendomi di discaricarmi presso di Lei dell’involontario ritardo, e di togliere dalla sua mente l’idea che io non voglia prestarmi a servirla le anticipo questa notizia e mi reco ad onore protestarmi con distinta stima Devot.mo Serviti Avv.‘° Ant.° Gherardini Di Casa 2. Maggio 1831.