P. S. Se mai, che non so, voleste stampare i nomi degli associati,
ve li spedirei coi loro titoli più distintamente.
1578. |
A PlERFRANCESCO LEOPARDI. |
|
[Firenze] 12 ottobre [1830] |
Caro Pietruccio. Due sole righe, perchè in verità non posso
di più. Io sto al solito. Fatemi il piacere di ringraziare a uno
a uno i sei associati, e dire a ciascuno che se vorranno il mio
libro, l’avranno gratis, perchè i Recanatesi per più ragioni non
debbono pagarlo. Puccinotti parte egli da Macerata? Vi abbraccio
tutti. Addio, addio.
1579. |
A Ferdinando e Adelaide Maestri. |
|
e ad Antonietta Tommasini. |
Firenze, 14 ottobre [1830]
Miei cari amici. Voi avete superata l’espettazione grande ch’io
aveva del vostro operare e potere in mio favore, col gran numero
di nomi che mi avete mandati o promessi. Due però non ne
ricevo; e sono del prof. Tommasini e dell’avv. Maestri, i quali
hanno ad avere i miei libri da me, non da librai. Vi sarò più
che mai grato, caro Ferdinando, se voi stesso, dando le soscri-
zioni a quel libraio che vi parrà, fermerete patto con lui circa
i° il numero delle copie ch’ei vorrà prendere, 20 il profitto che
vorrà nel prezzo, 30 il modo del pagamento, il quale se fosse
in danari sarebbe il meglio. E di queste cose o mi scriverà egli,
o darà sicurezza a voi che me ne scriviate. Farò le vostre parti
col Montani, cara Antonietta, alla quale avrò grandissimo obbligo
delle soscrizioni degli studenti. Non ho ricevuta, cara Adelaide,
l’altra vostra, dove parlavate di cose che vi stanno veramente a
cuore, e non so qual destino mi privi sì spesso delle lettere che