Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/522

Mio caro Leopardi Il motivo che vi ha fatto essere breve nello scrivermi mi fa cono- scere che non godiate il prezioso bene della salute. A Voi, mio ottimo amico, che conoscete il mio animo, sarà facile il comprendere quanto debba temere che la vostra condizione sia infelice! datemi pace, se lo potete, coll’assicurarmi che siete migliorato. Vi dissi anche in altra mia che assai più di frequente vi scriverei; imperocché m’è di grandis- sima consolazione il trattenermi con voi. Ma sapendo quanto siete cor- tese nel riscontrare subito le mie lettere, e quanto danno vi arreca l’oc- cuparvi, mi astengo dallo scrivere, facendo così il più forte sacrificio all’amicizia, che a voi mi lega. Insieme con questa mia troverete i nomi degli associati che sono qui sopra trascritti, e che sin qui abbiamo potuto trovarvi, l’Adelaide, Ferdinando, ed io. Ne attendo da Piacenza: .subito che mi saranno arrivati ve li spedirò. Vi assicuro che all’apertu- ra delle scuole ve ne giungeranno altri; cioè quelli di quasi tutti i fore- stieri della Clinica. Vedendo il caro Giordani ditegli mille cose di cuore per conto mio; come pure al Sig.r Montani, al quale sono veramente grata pel divisamento, nel quale è venuto di scrivere nell’Antologia di Firenze un articolo per me. Della qual cosa rimango pure obbliga- tissima a voi stesso pe’ vostri buoni uffici col medesimo. Addio, addio. Mio carissimo Amico. Conservatemi la vostra benevolenza, e credetemi Vostra affina amica Antonietta Tommasini Un mio amico di Sondrio mi scrive che ha dieci, o dodici associati: e che spera mandarmene maggior numero. Mio ottimo Amico Le copie dei vostri Canti (che desidero ardentemente di leggere) per gli associati di sopra scritti sono 64. oltre 12. nomi che si aspet- tano da Sondrio, e così in tutto 76. Spero che passeremo di molto il centinaio: intanto potete con sicurtà spedirne 100. al libraio di Parma, che vi piacerà; dal quale gli associati le prenderanno. Non avendo il libraio altra cura, che la materiale distribuzione, dovrà contentarsi di un tenue profitto. Io farò quello che mi direte di fare. Uno dei librai onesti si è M.r Blanchon. Salutate il caro Giordani e il S.r Montani. Po voti fervidissimi, perchè i Cieli, fatti una volta benigni, vi conce- dano salute. Quando sarà mai che potrò abbracciarvi in effetto, come ora fo in desiderio! Maestri vostro