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a informarmi di vostra salute! Voi sapete quanto vi amo teneramente, quanti sono gli amici che avete in firenze, e potete facilmente figu- rarvi con quanta amarezza ed interesse pensiamo a voi, quanto spesso ci occupiamo di voi. Io prego la degnissima Signora Paolina, io la scon- giuro di scrivermi di tanto in tanto, il più frequentemente che potrà, per darmi delle vostre nuove. - voglia Iddio che siano più consolanti, e soprattutto dettate da voi - poche righe alla volta; ma frequenti. Il pensare che avete presso di voi un’amabile ed affettuosa sorella, che si occupa di voi, che può essere l’interprete dei vostri sentimenti, è per me una consolazione... mi rammento che più volte mi avete tenuto discorso di quella cara vostra sorella; e senza dubbio, è la Signora Pao- lina, alla quale non ho bisogno di raccomandare il fratello, bensì l’amico di firenze per avere delle sue nuove. Io voglio sperare, mio buon Leopardi, che la presente vi troverà assai meglio: oh quanto giubilerei se una prossima lettera mi portasse i vostri caratteri! Eccomi frattanto a parteciparvi alcune cosarelle che possono inte- ressarvi - Giordani tornò da Piacenza pieno di vigore, e di aneddoti, e sem- pre disposto a’ divertimenti. 11 prof Barbieri, venuto qui p[er] visitare i suoi amici, ha recitata una sua orazione nella casa Pia di lavoro, ora diretta dal M. Ridolfi. Piacque universalmente. Boucheron di Torino, il traduttore di Senofonte, è venuto anch’e- gli a visitarci - feci in sua contemplazione una riunione che riuscì numerosissima. Orioli è sempre a Roma - si dice che verrà impiegato in quella capitale. Voi sapete che Tommasini passa a Parma con io/m. franchi. Egli sarebbe certamente venuto a Pisa per meno; ed il nostro Governo si lascia sfuggire simile occasione! Il Cav. Antinorì in sua qualità di Dir. della specola ha presentato al nostro Granduca un progetto di lezioni pubbliche per le scienze fisi- che e naturali. Si spera che otterrà il suo intento. Montani lavora intorno al tema assai difficile della Crusca, ed il suo secondo articolo verrà pubblicato col mio n° 106. già molto inol- trato: il 105 vi sarà spedito in breve. Nel 104 è piaciuto assai l’art.° del Tommasèo sull’Edipo di Centofanti. I Salvagnoli sono adiratissimi coll’Ant.3 p[er] l’articolo di Mayer - ma non sanno cosa dire in loro giustificazione; e l’art.° sull’Odescal-