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1039. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 10 gen. 1827.

Amico amatiss."10 Son contento assai di sentire dalla grad." sua 27 dello scorso esser Ella contenta del mio divisamento rispetto alle Operette morali. E per provarle in qualche modo che penso di far metter mano subito alla stampa, le includo il discorsetto degli Editori,1 ch’io la prego di ritoc- care e cambiare a suo piacimento, purché Ella nulla tocchi di ciò che riguarda la sua persona, perchè di Lei mi deve permettere ch’io dica quello che veramente io sento. Favorirà ritornarmelo presto e dirmi se le prove di stampa di dette Opere gliele debba mandare per la posta: il che a me pare che saria bene. Circa aWErrata-corrige del Petrarca Ella avrà già veduto, o vedrà presto ciò che ne dico nel fine della seconda parte:2 onde metto in riserbo per ora la nota che mi ha mandata, e attenderò ch’Ella mi mandi il resto. Godo sentire che l’Antologia va innanzi e che questa sia lavoro di suo aggradimento. Quanto prima riceverà col mezzo del sig. Brighenti il 2.0 volume delle Lettere di Cicerone, che fra giorni si pubblicherà unitamente al primo volume latino. Dopo che l’avrà scorso, la pregherò dirmi il suo sentimento. La ringrazio dell’esemplare mandato alla Dama di Bologna. Vo pensando anch’io alla Pasqua, ma nel tempo stesso, pensando a cosa sì cara per me, vo pregando il Cielo di trovarmi in quel tempo meno occupato di quel che or sono. Riverisco la degna sua famiglia e Lei pure in nome ancora della mia e l’abbraccio col cuore Il suo cord."10 am.“ e serv. Ant.° Fort.0 Stella.