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li voleva ammettere nelTAnt.3: cosa singolare Giordani, Forti e Mon- tani sono quelli che a forza di raccomandazioni mi hanno indotto ad accettarli: ed ora me ne pento: e ciò mi prova che il mio primo senti- mento è sempre il migliore. Ciò nonostante, sarò consolato se mi dite che per molti il panegirico di P. Ant.° Cesari sarà una bella cosa. Mi valesse almeno qualche nuovo associato. Certo è che quell’articolo pare fatto piuttosto pel giornale di Modena4 che per quello di Firenze: ha questo di buono che agli occhi di molti servirà di passaporto. Voi m’in- tendete. Ma parliamo di voi, mio buon Leopardi; non sarà dunque possibile di farvi venire a Firenze prima della cattiva stagione? io vi assicuro che il pensare che siete ammalato a Recanati, mentre potre- ste rimettervi in Toscana, è cosa che mi opprime terribilmente, e con- tinuamente. Se quello da cui dipendete volesse prestarsi un poco dal canto suo, dal canto mio farei tutto il possibile. Vediamo: io non posso persuadermi che se voleste insistere non ci riuscirebbe di combinare le cose a seconda di nostri comuni desideri. Sarebbe egli vero che avete pensato di trasferirvi a Pesaro? ciò è stato scritto al Mamiani, il quale, come sapete, non è più a Torino, e si trova presentemente a Roma. Egli è aspettato qui. Giordani: parte pfer] Piacenza e Parma, ed egli non ha mai più dato segno di vita!! Superfluo poi è il dirvi che l’articolo sul Beverini non è mai stato scritto, come alcuni altri ch’egli aveva domandato di fare. Montani: dopo ch’egli ha abbiurato il così detto romanticismo, non scrive più uno di quelli articoli che gli fecero tanto onore ed è cosa naturale: egli scriveva col cuore, ed ora colla sola testa. Egli scriverà cose più ragionevoli forse, ma al certo non così dilettevoli. Del resto, egli è sempre il solito romantico carattere, cioè troppo spesso bizzarro e stravagante; e poco socievole. Tommaseo: lavora sempre molto, ed anche troppo - e soprattutto troppo presto - Non si può negare però ch’egli va facendo dei pro- gressi reali nell’arte difficile di scrivere - Del resto, più bue del Mon- tani, ed affatto ritirato dalla società. Gino Capponi. Si porta a maraviglia, ed abita molto la campagna, dove si è occupato negli ultimi tempi delle sue ricerche intorno alla storia patria. Colletta: è qui a Firenze, sempre occupatissimo, e lavorando inde- fessamente alla sua opera, ad onta delle sue infermità che vanno cre- scendo - la situazione di quell’ottimo uomo è per noi tutti cagione di dolore.