me, giunse a Ferdinando la cara vostra, la quale pure accrebbe non poco
la mia tristezza. Imperocché mi faceva comprendere che voi non era-
vate così disposto a venire ad abitare questi paesi, come la Toscana.
Per altra parte i cangiamenti qui succeduti non mi lasciano intera quella
speranza, che io aveva concepita da principio. Ostacoli per una parte
e per l’altra; come posso esser contenta? Nè io, nè Ferdinando non
lasceremo di fare niuna cosa perchè gl’impedimenti, che sono qui, siano
tolti, e speriamo che voi farete altrettanto per parte vostra. Il cielo
secondi i nostri voti, ma i miei timori sono pur grandi! Vi sono delle
creature al mondo, e non poche, tanto privilegiate dalla fortuna che
con somma facilità ottengono tutto ciò che più ardentemente deside-
rano, ma io non sono mai stata, nè sono fra quelle. Addio. Ferdinando
spera dirvi qualche cosa fra breve, e continua le sue premure. Posso
io sperare d’aver presto vostre notizie? Non mi private di questa
consolazione.1
La vostra Adelaide
1452. |
Di Gian Pietro Vieusseux. |
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[s.d., ma Firenze, aprile 1829] |
Mio buon Leopardi. Ho ricevuto il Niebuhr - la cosa è in regola;
ma... Credereste voi che le spedizioni dello Stella che portano a Firenze
la vostra Crestomazia poetica non sono ancora arrivate? Voi non potete
figurarvi che negligenza, che noncuranza è entrata in quel negozio;
tutti si lamentano, tutti gridano, e non si ottien nulla dal padre ch’è
imbacchettonito, nè dai figli che, mi vien detto, non pensano che ai
loro piaceri.
Caro amico! noi siamo, con grande nostro dispiacere privi delle
vostre nuove; io mi era lusingato chc col ritorno della primavera, vi sa-
rebbe tornato colle forze la voglia di scrivere, almeno per consolarci con
due vostre righe. - A quest’ora voi avrete avuto il febb.° dell’Ant.8;
ed io presto vi manderò il marzo, nel quale troverete la Rivista dante-
sca dell’amico Cioni. Questi è ancora a Pisa - Capponi è andato a
Roma a godersi il Conclave. Giordani pretende di farmi un’articolo
[sic] sulle storie lucchesi del Beverini. Capei bestemmia Niebuhr.
Forti s’occupa col viaggio di Sismondi. Montani perde il suo tempo,
e mi fa perdere troppi danari intorno a Villemain. Niccolini lima i