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1434. Di Carlo Emanuele Muzzarelli.
[Roma 19. Febbrajo 1829]

Sig.r Conte Pne ed Amico E già qualche tempo che fui visitato gentilmente dal di Lei Geni- tore, dal quale intesi con sommo piacere le di Lei nuove: mi feci un dovere di esibirgli la mia servitù, ma sono stato dispiacente di non vedermi onorato di alcun comando. La Sig." Lenzoni, che è partita jeri per Napoli, Le fa per mio mezzo riverenza, e vuol’essere raccomandata alla di Lei amicizia. Esiste in Ferrara un’Accademia, che ha preso il nome dal divino Cantore del Furioso. Ho ultimamente fatto aggregare alla medesima i miei amici Biondi, Betti, Odescalchi, Vermiglioli, Mai, e Nicolini, ed ho creduto ben degno di essere fra cotanto senno Lei chiarissimo Sig.r Conte. Il perchè mi prendo la libertà di spedirle sotto fascia il Diploma di essa Accademia. Spero che Ella vorrà riguardare que- st’atto spontaneo della mia stima con bontà, e nel desiderio di alcun suo comando con piena osservanza me Le offero Dvmo Affmo Servitore ed Amico C.E. Muzzarelli Roma 19. Febbrajo 1829

1435. Di Ferdinando Maestri.
Parma 23 feb. 1829

Carissimo Amico mio E tardo il mio rispondere al caro vostro foglio del sei, non per mia negligenza (che è brutto difetto nell’amicizia) ma per alcune circostanze che vi dirò. Ho dovuto parlare con più d’una persona per mettermi in grado di soddisfare alle vostre domande: il che ho eseguito colla debita prudenza. Queste ricerche sono state interrotte da una mia infreddatura, che mi ha costretto a guardare il Ietto o la stanza dieci giorni. Eccomi giustificato. Ora vi dirò prima d’ogni cosa, che la vostra