1434. |
Di Carlo Emanuele Muzzarelli. |
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Sig.r Conte Pne ed Amico
E già qualche tempo che fui visitato gentilmente dal di Lei Geni-
tore, dal quale intesi con sommo piacere le di Lei nuove: mi feci un
dovere di esibirgli la mia servitù, ma sono stato dispiacente di non
vedermi onorato di alcun comando.
La Sig." Lenzoni, che è partita jeri per Napoli, Le fa per mio
mezzo riverenza, e vuol’essere raccomandata alla di Lei amicizia.
Esiste in Ferrara un’Accademia, che ha preso il nome dal divino
Cantore del Furioso. Ho ultimamente fatto aggregare alla medesima
i miei amici Biondi, Betti, Odescalchi, Vermiglioli, Mai, e Nicolini,
ed ho creduto ben degno di essere fra cotanto senno Lei chiarissimo
Sig.r Conte. Il perchè mi prendo la libertà di spedirle sotto fascia il
Diploma di essa Accademia. Spero che Ella vorrà riguardare que-
st’atto spontaneo della mia stima con bontà, e nel desiderio di alcun
suo comando con piena osservanza me Le offero
Dvmo Affmo Servitore ed Amico
C.E. Muzzarelli
Roma 19. Febbrajo 1829
1435. |
Di Ferdinando Maestri. |
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Carissimo Amico mio
E tardo il mio rispondere al caro vostro foglio del sei, non per mia
negligenza (che è brutto difetto nell’amicizia) ma per alcune circostanze
che vi dirò. Ho dovuto parlare con più d’una persona per mettermi
in grado di soddisfare alle vostre domande: il che ho eseguito colla
debita prudenza. Queste ricerche sono state interrotte da una mia
infreddatura, che mi ha costretto a guardare il Ietto o la stanza dieci
giorni. Eccomi giustificato. Ora vi dirò prima d’ogni cosa, che la vostra