Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/37

ai patti; ma dagli amici bisogna sopportar queste sopraffazion- celle. - Salutami tanto Pepoli, Marchetti, Costa, se lo vedi. Dì a Pepoli che da Osimo mi promettono le notizie desiderate circa Vecchietti e Moro, ma che l’effetto ancor non si vede: spero però che non debba mancare. Infiniti saluti alla Marina e alle figlie, colPuna delle quali mi condolgo assai dello stomaco; come mi condolgo meco medesimo di non poter fare questa vigilia di Natale con voi. Ardo veramente di desiderio di ritrovarmi in tanto amabile compagnia. La mia famiglia, che tutta ti conosce e ti ama per le mie parole continue di te, ti riverisce e saluta cordialmente, e in particolare mio padre e Carlo, che ti ringra- ziano assai assai delle cure prese per l’affar loro. Amami sem- pre, come io t’amo senza fine. Addio addio. il tuo Leopardi

1030. Di Antonietta Tommasini.
Bologna 16 Decembre 1826

Pregiatmo Sig.r Conte ed amico Partii da Parma non in buon essere di salute, e più sconcertata nel morale per essermi divisa dai cari miei figli. Pure m’andava confor- tando la speranza di rivedere tutti i miei amici, e le persone ch’io stimo altamente, e Lei in particolare, ch’io mi compiacea sommamente d’aver conosciuto, per le rare qualità di mente e di cuore che la adornano. Ma quale fu la sorpresa, ed il dispiacere che provai allorché seppi da mio marito, a cui tosto ne chiesi, che Ella era tornata in sua patria! Mi dolsi, e mi dolgo colla fortuna, come mi dorrei con chi m’avesse offerto un bel dono per privarmene immediatamente: nè dono più gra- dito poteva io desiderare del poter conversare con lei, o invitandola a discorsi per me tanto istruttivi, o disacerbando il comun dolore pel- le tante cose che in questi tempi ci affliggono. Ma purtroppo in que- sto nostro mondo il bene reale non ci consola che per istanti, e ne sfugge ben tosto, e ne lascia più meschini di prima. Non è certamente facile cosa l’incontrarci in persone che abbiano con noi conformità di sentire; e quando alcuna se ne ritrova, io credo esser questo uno de’ più felici avvenimenti. Ma se ciò avviene o non tarda la morte