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II paco de’ tuoi libri è qui in Dogana di Bologna. Presto lo farò spedire in Ancona, e lo invierò al libraio Sartori, o ad uno spedizio- niere, avvisandoti poi dell’occorrentc. Sento che tu starai lungamente a Recanati, e mi auguro di poter venire ad abbracciarti. Oh mio adorato amico, quanto ti sospiro, e quanto mi è mancato, dacché perdei la tua compagnia, e le consola- zioni che riceveva dalle tue parole. Intesi che la tua salute era alte- rata: spero che il riposo e la casa e l’aria di Recanati avranno ser- vito a ristabilirti: dammene nuove se il puoi senza tuo troppo disagio. La mia famigliuola si onora sempre della tua memoria, ti riverisce e ti ringrazia cordialissimamente. Tu amami che io ti adorerò sempre il tuo P. Brighenti

1413. Di Pietro Giordani.
[Firenze] 8. gennaio. [1829]

Oh come vanno lente e torte le poste, o mio caro. Ricevo ora la tua 31. dicembre,1 che risponde alla mia dei 18. La tua risposta alla mia del 2. non l’ho ricevuta. Ti scrissi il x. gennaio, mandandoti una di Colletta. Mi duole a pensare che abbiamo da vivere cosi lontano: ma vera- mente lontano non sei qui nè dalla memoria di tante brave persone, nè dal mio cuore: ma siamo separati, e non possiamo vederci, parlarci. Abbi gran cura della tua salute. Io vo sempre sperando che il tempo abbia un qualche dì a ricondurti a Firenze. Salutami tanto Carlo e Pao- lina. Ti risalutano caramente gli amici. Colletta lavora molto nella sua Storia. Addio caro, addio senza fine. Mi chiede di te da Roma la Lenzoni; e ti saluta molto.

1414. Di Monaldo Leopardi.
Roma 10 del 1829.

Mio caro Figlio Mi è stato carissimo il ricevere i vH caratteri,1 e tanto più quanto che me li avete diretti dalla nfa Casa, nella quale ho tanto desiderato