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afflitto. Perchè dunque abbandonarci per ritirarvi a Recanati quando sapevate per esperienza essere quell’aria contraria a’ vostri occhi? e dopo che vi era possibilità per voi di combinare le vostre cose in modo da poter stare a firenze, o a Pisa? perchè lusingarci del vostro pronto ritorno fra noi, per poi parlarmi come se non voleste più lasciar Reca- nati? Mio caro amico, pensateci seriamente, per la vostra quiete, e per quella de’ vostri amici; e non vi abbandonate ad uno scoraggimento ch’io credo essere non tanto l’effetto quanto la causa de’ vostri mali. - Voi avete esperimentato con quanto poco danaro potete vivere in Toscana; e voi avete altresì provato l’efficacia di quest’aria tirrena: come persuadere i vostri amici che quei pochi scudi che vi possono mancare per il vostro budget; non siano da ottenersi dal vostro padre? e perchè non confidare un poco più in quelle altre risorse che vi pos- sono somministrare i vostri rari talenti? ed, oso dirlo, la tenera amici- zia di chi vi ama, e stima quel che valete. - Vostro padre, ne sono persuaso, quando saprà quanto giovevole è per voi il vicinato deH’Arno, sarà il primo a combattere le vostre risoluzioni; ma se voi non dite nulla egli non potrà mai indovinarlo. Riflettete, mio caro amico, e datemi presto delle vostre nuove -; e scusate in favore dell’amicizia, se tanto m’interno nelle vostre cose - I vostri libri furono spediti al Brighenti - Egli medesimo è stato qui in firenze; e me ne parlò, credo, come se già fossero stati in suo potere - Egli è venuto qui con una sua figlia, che mi è parsa una buona persona -. Eccoci alla fine dell’anno: io spero di potere prima del dì 10 Genn.1’ pubblicare l’Ant.a di yem Xc 1828., coll’annunzio delle necro- logie Cesari e Pindemonte. questo doppio fascicolo ch’io credevo poter limitare a’ r6 fogli, oltrepasserà i 20 -; e pure lascio addietro varj articoli per i quali mi venivano fatte delle grandi premure, quello sul Monti è piaciuto universalmente. Tommasèo vi ringrazia; e vi posso assicurare che quelle vostre righe intorno al suo lavoro lo hanno lusin- gato assai, e confortato a sempre meglio fare, l’istesso Montani ha dovuto riconoscere valere più quell’articolo di quello ch’è venuto nella Bib. italiana; ma anziché servirgli di sprone, egli mi sembra sempre più avvilito; e tra l’avvilimento da una parte, e dall’altra l’entusiasmo per la società filodrammatica, non so cosa potrò ottenere da lui p[er] l’Ant.1' - del resto egli [è] stato benissimo di salute, come anche Gior- dani e gli altri nostri comuni amici - Giordani da otto giorni a que- sta parte è immerso nelle gozzoviglie di Natale. Gino è stato di servi-