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1028. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 13 dee. 1826

Amico amatiss. Rispondo subito alla c.a sua del dì 6 nel timore ch’Ella non debba star troppo nella incertezza (che conoscendomi Ella credo che non vi sarà) se io seconderò i suoi desideri. Se avrà luogo la stampa dei Mora- listi greci nella Raccolta del Sonzogno ciò sarà fatto con decoro del di Lei nome, e in maniera che ne siano tirate delle copie a parte da formare un’opera da se. In quanto alle Operette sue morali, la stamperia Pirotta ne avea composti da circa tre fogli, come potrà in parte vedere dalle stampe \parola illeggibile] corrette che riceverà col mezzo del Sig. Brighenti.1 Ciò fece per mancanza d’altro lavoro; ma ciò nulla monta, perchè al di sopra d’ogni altra cosa va il desiderio suo, che oltre di trovarlo ragio- nevole il trovo anche forse di maggior vantaggio. Alla Biblioteca amena adunque darò altra materia, e le Operette morali si stamperanno in altra forma, e saranno il primo lavoro a cui darò pensiero per l’anno nuovo. Amerei che vi precedessero quattro righe degli Editori, delle quali le manderò quanto prima l’abbozzo, servendomi in parte dell’abbozzo che avea preparato per la Biblioteca amena e che qui appresso le fo trascrivere.2 Col mezzo del detto sig. Brighenti Ella riceverà quanto qui sotto. Faccia se può, tenere a Bologna la copia che dall’ab. Vannucci' che ha moltissima stima di lei viene ricercata, secondo l’indirizzo qui incluso. Le includo anche il giudizio che a Parigi n’è stato fatto, e che non è male ch’Ella veda.'1 Non mi moverò più nè in gennaio nè in febbraio, ma soltanto, pro- babilmente dopo Pasqua: miglior stagione quella sì per Lei come per me. Cose cordiali alla sua famiglia. La mia fa lo stesso verso di Lei; ed io l’abbraccio di cuore Il suo vecchio aff.mo amico Ant. Fort. Stella