Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/348

1401. A Gian Pietro Vieusseux.
Recanati 15 Dicembre [1828]

Mio carissimo Vieusseux Ho ricevuto la vostra affettuosa dei. 4, e poco appresso, il fascicolo ultimo dell’Antologia. Dell’uno e dell’altra vi ringra- zio senza fine. V’invidio onestamente la compagnia degli sti- mabili forestieri che mi nominate (quel Saint-Aignan è egli il traduttore dell’Iliade?)2 e quella di Cooper. E egli vero che aspettate costì anche Walter Scott? - Il fascicolo dell’Antolo- gia è pieno, al solito, di cose importanti. Circa l’articolo di Tom- maseo, posso assicurarvi che mi è piaciuto di molto. Senza con- venir coll’autore in tutte le sue opinioni, ammiro la ricchezza e la varietà de’ suoi pensieri, e sinceramente credo che un arti- colo di egual merito sopra quell’argomento, non si vedrà in Ita- lia. Congratulatevene col Tommaseo per mia parte, e fategli i miei saluti. - Qualche cosa si farà certamente sopra l’argomen- to greco e sopra il romano, se lo stato della mia salute non l’im- pedirà: finora non ho materia di lodarmi di quest’aria: i miei poveri occhi incominciarono a patire il giorno medesimo che arrivai; così sempre mi accade; e peggiorano di continuo. Non- dimeno questa pessima aria è quella che la sorte mi ha destina- ta. - Mi prevalgo della vostra amicizia per far tenere l’acclusa a Colletta,3 non sapendo dove egli si trovi presentemente. - Salutatemi il mio Giordani, e tutti gli amici. Non vi stancate di amarmi: il pensiero della vostra amicizia, e la ricordanza del tempo che ho passato con voi, consolano la mia solitudine, e conforteranno ancora la mia vecchiezza. - Non ho veduto l’Arcadico, perchè qui non capitano giornali letterarii. Fatemi grazia di dirmi se i libri che vi lasciai, sono stati spediti a Bolo- gna o altrove. - Addio addio: vi abbraccio con tutto il cuore. Il vostro Leopardi.