Colletta ha ceduto la sua villa al marchese Pucci: egli starà l’estate
con noi a Firenze, e l’inverno a Pisa o Livorno.
Abbiamo qui il Brighenti di Bologna, con una sua figliuola, che
non ho ancora veduta.
Si dice quasi terminato di stampare il romanzo del Rosini: si aspetta
a momenti. Senza dubbio voi ne avrete una copia... ma in coscienza,
la meritate voi?
Addio, mio carissimo Leopardi, io non cesserò mai di amarvi tene-
ramente. Vostro affezionatissimo per la vita.
1399. |
Di Alessandro Poerio. |
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[Firenze 9 Dicembre 1828] |
Carissimo Leopardi. E stata in te gran cortesia, ed amicizia lo scriver-
mi, e il fare ciò, che avrei fatto io da parecchi giorni, se al desiderio
d’intertenermi teco non avesse contrastato il sospetto di venirti a noja.
Ora che tu, come al dì d’oggi si dice in politica, hai preso Viniziativa,
il timore d’importunarti darà forse luogo nel mio animo ad una temera-
ria certezza di non dispiacerti. Mi duole, che la tua infermità non si
sia rimossa per l’aria nativa, che respiri in Recanati; anzi, se non m’in-
ganno, la tua dimora in Recanati è parte della tua infermità. Che tu
non possa reggere alla fatica dello studiare, e del comporre è grave
tuo danno, e gravissimo di noi tutti, ed io particolarmente ne prendo
dolore, perchè sono più che ammiratore amico delle tue scritture.
Della mia promessa, o più veramente minaccia di versi hai serbato
memoria più lungamente di me. Poiché me la riduci a mente ti dirò
che poco o nulla ho scritto, e quel poco, o nulla così male, che il mio
più ostinato adulatore, cioè il mio amor proprio si è vergognato di
lodarmi. Oltre a ciò sono stato più settimane in mano a’ Medici, i quali
con sonniferi, sudoriferi, purganti, ed altri tormenti hanno tardato la
mia guarigione, e a viva forza scacciato per i pori, e per ogni altra via
qualsivoglia menoma particella d’estro fosse restata in me.
Mio padre ti saluta caramente. Gl’Imbriani, quanti sono, ed anche
Madamigella contraccambiano la tua cortesia. Tosto che vedrò Nic-
colini farò ciò, che mi dici. D. Carlo, e Ranieri sono in Firenze. Stanno
bene, e Ranieri ti si raccomanda quanto sa, e può, ed o stamane stesso,