credo che viva ancora: e ci dava il danaro a usura quando eravamo
ragazzi, in fiera, cioè 5 p[er]% a trimestre - Del resto galantuomo, e
tal quale l’ho dipinto. Abitava in via del Pepe a un terzo piano. Se
ci passate alzate il capo, e vedrete la Loggia. - Addio. Godo che
stiate meglio. Son andato jeri a veder Poerio,2 che vi saluta.
G.R.
Pisa 20 Agosto 1828
Non badate agli errori di stampa -
1344. |
Di Giovanni Rosini. |
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[Pisa] Mercoledì [20 o 27 agosto 1828] |
A. Carmo
A Poerio qui, non ho creduto di poter fare un mistero del Libro-.
egli mi scrive, che lo ha Ietto tutto d’un fiato (e questo mi basta) ma
poi mi aggiunge che gli pare che l’interesse p[er] Geltrude sia alquanto
diminuito dai troppi particolari intorno alle relazioni, o facezie degli Artisti
di que' tempi.
Il giudizio d’un tanto uomo mi sgomenterebbe, se questi partico-
lari Io avessero annojato. Io gli ho risposto
i°. Che doveva dipingere i tempi -
2°. Che in quelle facezie si contengono molte lezioni di morale.
30. Che p[er] una via, o p[er] l’altra conveniva giungere al 1630 -
40. Che l’interesse (o io m’inganno d’assai) o sarà anche troppo
al 3° tomo; giacché mi fa rincrescimento a me stesso, or che lo
ripongo all’ordine - L’incontro di Geltrude colla Barbara al Lazze-
retto mi pare che sia sì tremendo, che degenererebbe in orrore, se io
noi facessi breve. - Spero di mandarvelo lunedì. Stasera avete il
seguito del Capitolo XX -1 Addio. - Dimane vado a veder Poerio.
Salutate.
G. Rosini