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si lusingherebbe di poter migliorare la vostra salute. So che non mi negherete questa prova di amicizia poiché mi dareste il più forte dolore, col negarmela. Finisco col pregarvi d’una vostra la quale mi consoli assicurandomi che accettate l’invito che vi fo coll’animo, e che mio marito mi sollecita a farvi. Egli unirà alcune linee a questa mia per esprimervi il desiderio che abbiamo di giovarvi per quanto sarà da noi. La mia Adelaide vi saluta, e si propone anch’essa di scrivervi. Non lo ha fatto prima perchè stata sconcertata di salute. La vostra aff.ma Antonietta Tommasini P. S. - Amico Cariss.0 - Sento da mia moglie, e con vero rammarico, che la vostra salute è sempre molto sconcertata. Se mi manderete, come avete promesso, una esatta relazione de’ vostri mali, la studierò con tutto l’impegno, e procurerò di darvi qualche consiglio che possa esservi utile. Ma il meglio sarebbe ch’io vi vedessi, e potessi avervi sotto cura per qual- che tempo. Arrendetevi dunque alle preghiere dell’amicizia e dispo- netevi a recarvi nell’autunno a Bologna quand’io vi sarò stabilmente; del che sarete avvertito. Intanto però non lasciate di mandarmi la rela- zione. Parmi pure che con blandi rimedj, ma lungamente continuati, s’abbia a migliorare il vostro stato. - Addio, mio ottimo amico. Il V. Aff.mo Tommasini

1327. Di Guglielmo Libri.
[Firenze, Di Casa 1° Agosto 1828]

Pregiatissimo Signore. La cortesia somma che Ella ha sempre mostrata a mio favore, mi da animo a raccomandarle il tipografo Ciardetti (latore del presente) il quale ha intenzione di ristampare quell’aureo libro delle Vite de' Santi Padri già pubblicato dal Manni,1 ed ora reso rarissimo. Ma come pen- sare a pubblicare alcun testo di lingua senza domandare ajuto e consi- glio al Conte Leopardi il quale adesso, con pochi altri, sostiene e dà vigore alle lettere italiane? Quindi il Ciardetti (il quale è il mio stam- patore) ha desiderato che io lo raccomandassi alla di lei gentilezza,