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1019. Di Pietro Brighenti.
Bologna. 14 novbre 1826

Mio carissimo: Sono sempre senza le vostre notizie: il che mi tiene mortificato e afflitto. Vi accludo una letterina raccomandatami da Milano. Vi spedisco ancora sotto fascia il Ricoglitore. La vita del Monti scritta dal conte Cassi2 è stata stampata anche a Firenze, ed io l’ho avuta, e mi servirà: anzi a quest’ora mi ha servito dandomi alcune notizie interessanti sulle sue opere, che io ignorava. La mia famiglia m’impone di riverirvi. Io sono eccessivamente costi- pato, e avrei bisógno di letto e di ozio; due cose molto lontane dalle mie circostanze. Addio, carissimo; addio con tutto il mio cuore, vfo vero Amico ed Ammiratore P. Brighenti

1020. Di Francesco Puccinotti.
[Macerata 18 c>mbre 1826]

Carissimo Leopardi mio Che tu sia il ben tornato. Io smanio di riabbracciarti, e di passar- mela con te per qualche ora in uno di que’ nostri ragionamenti da Biblioteca - Ti mando intanto questo Elogio che qui vorrebbero pub- blicare; ma io non acconsento a ciò se tu non me ne dai il tuo giudi- zio. Pregoti adunque volerlo leggere, e correggere in modo che se tu lo credi da stamparsi quanto alla lingua non vi sieno errori; e mi fare- sti ancora un gran regalo se in qualche luogo me Io ingemmassi di qual- che tuo nobilissimo concetto - Tengo ancora il tuo Petrarca che per singolare favore ottenni dall’ottimo tuo fratello Carlo, e se lo rivoi te lo rimanderò - Parlami di te e de’ tuoi studi e abbimi sempre per Affmo amico. FPuccinotti Macerata 18 9mbre 1826