Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/23

1014. A Pietro Brighenti.
Recanati 12 Novembre 1826.

Mio caro e incomparabile amico. Sono arrivato qua ieri, stanco e sbattuto da un viaggio incredibilmente pessimo, ma pur sano come sono partito. Ti scrivo subito perchè, sapendo che tu m’ami, ho voluto darti nuova di me, e salutarti, e ricor- darti l’amor mio, e ringraziarti di tante innumerabili brighe che ti sei prese costì per farmi favore. Ti scriverò poi presto sopra la lettera di Leoni. Dammi nuove distesamente di te, e della tua cara famiglia, la quale saluterai a nome mio mille volte. Amami, come son certo che fai. II tuo Leopardi. Non rispondermi senza dirmi nettamente il prezzo del Zanotti,2 che spedirò per la posta. 1015. An Antonio Fortunato Stella. Recanati, 12 Novembre 1826. Signore ed amico carissimo, Spero che ella avrà ricevuto a quest’ora la mia risposta alla favoritissima sua 25 ottobre p. p. Questa è per annunziarle il mio arrivo a Recanati, che avvenne ieri, dopo un viaggio pessimo veramente, ma che mi ha lasciato pur sano. Tutti i miei pensieri sono ora rivolti al lavoro del- l’Antologia, il quale io condurrò con impegno e con vero amore, parendomi che possa riuscir cosa di utilità e di momento non piccolo. Mille e mille saluti le fa di tutto cuore la mia famiglia, alla quale io non mi sazio di raccontare le infinite gentilezze usatemi da lei, e di fare il panegirico delle sue virtù. Ella mi conservi l’amor suo, e creda alla perpetuità ed intensità del mio. Il suo tenerissimo amico e servitore Giacomo Leopardi.