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a’ tuoi nervi di quella di Firenze. V’ha però chi mi vuol persuadere che tu sii tuttavia in Firenze. Tra questa incertezza io mando la let- tera alla Capitale come in loco più sicuro. Sappi dunque che qui a Macerata gli stampatori Mancini si divi- dono fra loro e uno de’ fratelli cioè Giuseppe sta per aprire una stam- peria in questa città con molta magnificenza. Egli è stato a posta costì in Firenze per trovare un abile Direttore, e crede di aver avuto in regalo dal Cav.c Inghirami di Fiesole un giojello nella persona del Grazini che dirigeva la Tipografia Fiesolana. Il Mancini adunque onde dar subito nome alla sua Stamperia è smanioso di stampare qualche pro- duzione tua, conoscendoti egli pel primo letterato italiano, siccome ormai tutti per tale ti tengono. Egli sa ch’io godo la tua amicizia, onde ha supplicato a me a fine che ti comunicassi questo suo desiderio e ti chiedessi da sua parte qualche tuo manoscritto. Io mi ricordo che quando tu a Recanati mi mostrasti le tue Opere mss.e mi distingue- sti tra le altre il tuo Volgarizzamento del Frontone del Maj, e mi sog- giungesti che se alcuno stampatore lo avesse voluto glielo avresti dato volentieri. Se pertanto ti piacesse di secondare con cotesto Volgariz- zamento o con altra cosa tua le brame di questo Mancini, debbo avver- tirti ch’egli starà a qualsiasi patto tu gli sarai per fare, e porrà tutta la cura possibile onde la edizione sia degna dell’opera e del nome illu- stre dell’autore di essa. Quando tu possa bramerei che mi rispondessi presto, e nella risposta dirmi ancora quelle cose che ti chiedeva nel- l’altra mia, meno quello che riguardava il Vieusseux, al quale ho già inviato gli scritti, qualunque ne sia per essere il fine. Addio. Sta’ sano e conservami la preziosa amicizia tua tuo affilio amico F. Puccinotti Macerata 27 9mbre 1827

1178. A Carlo Pepoli.
Pisa 28 Novembre [1827]

Mio carissimo. Ricevo qui da Firenze la tua de’ 17, la quale mi è sommamente grata, perchè mi rassicura della memoria che tu conservi di me, ma più grata mi sarebbe se recasse qualche nuova dello stato tuo, e soprattutto della tua salute. Ebbi già