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mi lagno già di voi che non l’abbiate fatto: non mi posso lagnare altro che di q.10 amor mio, che le cose più ordinarie e naturali se le figura stranisi e miracolose. Ma se di voi non posso, di q.'° non mi voglio lagnare, e parimente non mi lagno del tra- vaglio passato, poiché è stato p[er] voi; e soprattutto poiché è stato vano. Or Dio sia benedetto poiché voi siete mio: e in verità quando ho ricevute le vre lettere, ho sfidato t.c le sciagure del mondo a venirmi addosso e a scuotermi se potevano. Perchè certo io vivo sempre con voi, e ne’ miei pensieri mi trattengo con voi, e studio p[er] piacere a voi, e già p[er] q.l° miserabile sospetto mi parea di non avere più motivo di studiare, e pen- sando al futuro non vedea come potessi vivere altrimenti che in uno stato simile a q.‘° dell’anima divisa dal corpo il quale dicono i filosofi che sia violento. Ora dunque che io sono fuori di questo affanno vi prego p[er] Dio a pensare che io non sono più io che voi, di maniera che non ci può essere disgrazia vra che non sia altrettanto mia, e che se tanto ha potuto il sospetto solo, non si può dire quanto potrebbe la certezza. Però abbiate cura di chi vi ama più che se stesso, e se non volete che muoia, vivete; e se non volete che viva infelicis.0 vivete felice. Q.to vi dico da senno, perchè non vorrei ricadere nell’affliz.1' passata. Non vi togliete la briga di aggiustare le differenze tra mio fratello e me, che non ne uscireste a buon termine. Sappiate che q.10 scellerato non vuol sentire il nome di differenze, nè anche mi concede che tra noi veram.c ci sieno; vedete quanto andiamo d’accordo. Le stesse controversie non vi si possono scrivere, perchè sono infinite, e ne nasce tutto giorno come i funghi. Basterà che sappiate che le cagioni dalla parte di Carlo sono poco amore d.la patria, poco degli antichi, molto degli stranieri, moltis.0 dei Francesi. Dalla parte mia ditelo voi. Quanto al verso che mi soggiugnete, come non credo che vi sia uscito di mente q.!o che io vi diceva del nro scambievole amor fraterno, così non reputo che sia niente da rispondere. La dedica del Caro mi pareva allo stile che dovesse esser vra: però vi feci q.la domanda. Non per tanto la mia congettura era timida, e però non ve la dichiarai. Ma ora che vedo d’essermi apposto, mi tengo da qualche cosa, e metto pegno che non ver-