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       E di lagrime sparso ambe le guance,
E ’l petto ansante, e vacillante il piede,
Toglieasi in man la lira:
Beatissimi voi,
85Ch’offriste il petto a le nemiche lance
Per amor di costei ch’al sol vi diede;
Voi che la Grecia cole, e ’l mondo ammira.
Ne l’armi e ne’ perigli
Qual tanto amor le giovanette menti.
90Qual ne l’acerbo fato amor vi trasse?
Come sì lieta o figli,
L’ora estrema v’apparve, onde ridenti
Correste al passo lagrimoso e duro?
Parea ch’a danza e non a morte andasse
95Ciascun de’ vostri o a splendido convito:
Ma v’attendea lo scuro
Tartaro e l’onda morta,
Nè le spose vi fóro o i figli accanto
Quando su l’aspro lito
100Senza baci moriste e senza pianto.