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XXIII.


IL SABATO


del villaggio.



La donzelletta vien da la campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio de l’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
5Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
Su la scala a filar la vecchierella,
10Incontro là dove si perde il giorno;
E novellando vien del suo buon tempo,
Quando a i dì de la festa ella si ornava,
Ed ancor sana e snella
Solea danzar la sera intra di quei
15Ch’ebbe compagni de l’età più bella.
Già tutta l’aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre