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I.

MANUALE

DI EPITTETO

Preambolo del Volgarizzatore.

Non poche sentenze verissime, diverse considerazioni sottili, molti precetti e ricordi sommamente utili, oltre una grata semplicitá e dimestichezza del dire, fanno assai prezioso e caro questo libricciuolo. Io per veritá sono di opinione che la pratica filosofica che qui s’insegna, sia, se non sola tra le altre, almeno piú delle altre profittevole nell’uso della vita umana, piú accomodata all’uomo, e specialmente agli animi di natura o d’abito non eroici, né molto forti, ma temperati e forniti di mediocre fortezza, ovvero eziandio deboli, e però agli uomini moderni ancora piú che agli antichi. So bene che a questo mio giudizio è contraria la estimazione universale, reputandosi comunemente che l’esercizio della filosofia stoica non si confaccia, e non sia pure eziandio possibile, se non solamente agli spiriti virili e gagliardi oltre misura. Laddove in sostanza a me pare che il principio e la ragione di tale filosofia, e particolarmente di quella di Epitteto, non istieno giá, come si dice, nella considerazione della forza, ma si bene della debolezza dell’uomo; e similmente che l’uso e l’utilitá di detta filosofia si appartengano piú propriamente a questa che a quella qualitá umana. Perocché non altro è quella tranquillitá del-