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di bruto minore e di teofrasto 75

repubblica romana sarebbe morta con lui. Ma non solamente questa, bensí tutta l’antichitá, voglio dir l’indole e i costumi antichi di tutte le nazioni civili, erano vicini a spirare insieme colle opinioni che gli avevano generati e gli alimentavano. E giá mancato ogni pregio a questa vita, cercavano i sapienti quel che gli avesse a consolare, non tanto della fortuna, quanto della vita medesima, non riputando credibile che l’uomo nascesse propriamente e semplicemente alla miseria. Cosí ricorrevano alla credenza e all’espettativa d’un’altra vita, nella quale stésse quella ragione della virtú e de’ fatti magnanimi, che ben s’era trovata fino a quell’ora, ma giá non si trovava, e non s’aveva a trovare mai piú, nelle cose di questa terra. Dai quali pensieri nascevano quei sentimenti nobilissimi che Cicerone lasciò spiegati in piú luoghi, e particolarmente nell’orazione per Archia.