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accostumati all’altezza del sentimento, giudicavano che essi avrebbero voluto attendere anco per innanzi. Ora, perciocché tutti non si potevano educare negli stessi esercizi, considerata la diversitá delle fortune, essi governandosi secondo che comportavano le sostanze, chiunque di roba era poco agiato indirizzavano alla coltivazione e alla mercatura, sapendo che dalla oziositá nasce l’indigenza, e dall’indigenza procedono i maleficii. Per la qual cosa, rimovendo il principio dei mali, si pensavano ovviare ai misfatti che vengono appresso a quelli. A coloro poi che copia di beni avevano a sufficienza, assegnavano la cavalleria, gli esercizi del corpo, la caccia, la letteratura, e a queste cose gli costringevano a dare opera; vedendo che per si fatti mezzi, alcuni riescono uomini di gran valore, altri sono tenuti lontani da infinite malvagitá. Né si contentarono di fare cotali statuti e poi non vi porre niuna cura, ma divisa la cittá per contrade o quartieri, e il contado per viilate ovvero castella, osservavano i portamenti di ciascheduno, e chiunque vedevano che disordinasse, menavanlo dinanzi al Consiglio. Il quale riprendeva gli uni, minacciava gli altri, e tali, a proporzione del merito gastigava. Imperocché sapevano bene come egli vi ha due modi che dispongono gli uomini a male operare, e due che li ritraggono dalle cattivitá. Cioè a dire che lá ove contro alle dette cose, da un lato non si fa guardia, dall’altro non è posta pena e non si procede per giudizi accuratamente, quivi anco le nature buone si guastano. Ma ove i malfattori non possono leggermente restare occulti, né scoprendogli, essere perdonati, colá i perversi costumi al tutto si spengono. Per le quali considerazioni eglino con ambedue le cose, cioè colle pene e colla vigilanza, contenevano i cittadini. E non che potesse schifar di venire alla loro notizia niuno che avesse commessa alcuna malvagia opera, ma eglino presentivano eziandio quelli che avevano pure in animo di malfare. E per tanto a quei tempi non si vedevano i giovani per le bische, né per le case delle sonatrici di flauto, né per tali raddotti dove oggi spendono tutto il di ; ma erano intenti eia-