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tere alie; e quando è calato esso di novo fa il simile, e così segue successivamente; e questo calare sanza battere alie li scusa un modo di riposarsi per l’aria, dopo la fatica del predetto battimento d’alie.


Questo scriver sì distintamente del nibbio par che sia mio destino, perchè ne la prima ricordazione della mia infanzia e’ mi parea che, essendo io in culla, che un nibbio venisse a me, e mi aprissi la bocca colla sua coda, e molte volte mi percotessi con tal coda dentro alle labbra.

«Il grande uccello».

Il predetto uccello si debbe, coll’aiuto del vento, levare in grande alteza, e questa fia la sua sicurtà, perchè, ancora che intervenissi tutte l'anzidette revoluzioni, esso ha tempo a ritornare nel sito dell’equalità1, purchè le sua membra sieno di grande resistenzia, acciò che possin sicuramente resistere al furore e impeto del discenso, colli antidetti ripari, e le sue giunture di forte mascherecci, e li sua nervi di corde di seta cruda fortissima; e non si impacci alcuno con ferramenti, perchè presto si schiantano nelle lor torture, o si consumano, per la qual cosa non è da ’npacciarsi con loro.


Ricordatisi come il tuo uccello non debbe imitare altro che ’l pipistrello per causa ch’e2 paniculi

  1. Di racquistare l’equilibrio.
  2. I.