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DE' NUVOLI.
917. De' nuvoli.
Le nuvole sono nebbie tirate in alto dal caldo del sole, e la loro elevazione1 dove il loro acquistato peso si fa di potenza eguale al suo motore; e l'acquistato peso nasce dalla loro condensazione, e la condensazione ha origine dal calore ch'è in esse infuso, che si rifugge dagli estremi che si trovano penetrati dal freddo della mezza regione dell'aria; e l'umidità seguita il caldo che lassù la condusse, in qualunque parte esso caldo si fugge; e perchè si fugge inverso il mezzo di ciascuna globosità de' nuvoli, esse globosità si condensano con terminate superficie ad uso di dense montagne, e pigliano le ombre mediante i raggi solari che lassù le percuotono.
I nuvoli si dimostrano alcuna volta ricevere i raggi solari, ed illuminarsi a modo di dense montagne, ed alcuna volta i medesimi restare oscurissimi, senza variare in alcuna lor parte essa oscurità; e questo nasce per le ombre che lor fanno quegli altri nuvoli, che loro tolgono i raggi solari, interponendosi infra il sole ed essi nuvoli oscurati.
1 Così leggesi nel codice. L'edizione viennese, per colmare la evidente lacuna, propone di aggiungere le parole: «si arresta».