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138 leonardo da vinci [§ 412

412. Che campo deve usare il pittore alle sue opere.

Poichè per esperienza si vede che tutti i corpi sono circondati da ombra e lume, voglio che tu, pittore, accomodi quella parte che è illuminata, sicchè termini in cosa oscura, e così la parte del corpo ombrata termini in cosa chiara. E questa regola darà grande aiuto a rilevare le tue figure.


413. Precetto di pittura.

Dove l’ombra confina col lume, abbi rispetto dov’è più chiara o scura e dov’essa è più o meno sfumosa inverso il lume. E sopratutto ti ricordo che ne’ giovani tu non faccia le ombre terminate come fa la pietra, perchè la carne tiene un poco del trasparente, come si vede a guardare in una mano che sia posta infra l’occhio ed il sole, che la si vede rosseggiare e trasparire luminosa; e se tu vuoi vedere qual ombra si richiede alla tua carne, vi farai su un’ombra col tuo dito, e secondo che tu la vuoi più chiara o scura, tieni il dito più presso o più lontano dalla tua pittura e quella contraffà.


414. Del fingere un sito selvaggio.

Gli alberi e le erbe che sono più ramificati di sottili rami debbono aver minore oscurità d’ombre, e quegli alberi e quelle erbe che avranno maggiori foglie saranno cagione di maggior ombra.


415. Come devi far parere naturale un animale finto.

Tu sai non potersi fare alcun animale, il quale non abbia le sue membra, e che ciascuno per sè non sia a similitudine con qualcuno degli altri animali. Adunque, se vuoi far parere naturale un animal finto, dato, diciamo, che sia un serpente, per la testa pigliane una di un mastino o bracco, e ponile gli occhi di gatto, e le orecchie d’istrice, ed il naso di veltro, e le ciglia di leone, e le tempie di gallo vecchio, ed il collo di testuggine d’acqua.


416. De’ siti che si debbono eleggere per fare le cose che abbiano rilievo con grazia.

Nelle strade volte a ponente, stante il sole a mezzodì, le pareti sieno in modo alte, che quella che è volta al sole non abbia a riverberare ne’ corpi ombrosi, e buona sarebbe l’aria senza splendore; allora saranno veduti i lati de’ volti parte-