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iii. — forza e movimento 59

bile: e ciò è il fondamento del metodo di Cavalieri1 e dimostra in modo chiaro, la verità di quel suo principio per il quale si concepiscono dei rudimenti, per così dire, o inizi delle linee e delle figure, minori di qualsiasi assegnabile....

Il conatus sta al movimento come il punto allo spazio, cioè come l'unità all'infinito; è cioè l'inizio o la fine del movimento. Perciò tutto ciò che si muove, sia pur debolmente, sia pure urtando contro qualsiasi ostacolo, propagherà il conatus all'infinito per tutto ciò che gli si oppone nella materia, e perciò imprimerà il suo conatus a tutte le altre cose: né si può negare che, quando anche cessi di procedere, tuttavia abbia un conatus; e perciò tenda (conetur), o — che è lo stesso imprima un inizio di movimento a tutto ciò che gli si oppone, anche se venga superato da questi ostacoli. Così in ciascun corpo vi possono essere contemporaneamente più conati contrari....

Nel tempo di una spinta, di un urto, di un incontro, i due estremi dei corpi, o punti, si penetrano, ovvero sono nel medesimo punto dello spazio: infatti quando, di due corpi che s'incontrano, l'uno tende a penetrare nel luogo dell'altro, comincerà ad essere in esso, cioè comincerà a penetrare in esso, a unirsi con esso. Infatti il conatus è inizio, penetrazione, unione; quei due corpi sono perciò all'inizio dell'unione, cioè i loro estremi si uniscono: dunque i corpi che si premono o spingono, hanno coesione. Infatti i loro estremi sono uno, poiché le cose i cui termini sono uno2, sono continue o coerenti, anche per

  1. Bonaventura Cavalieri (15981647), autore della Geometria indivisibilium, ebbe, col suo concetto di indivisibile, grande influenza sul pensiero matematico di Leibniz. Egli può essere considerato forse come il principale precursore della scoperta del calcolo infinitesimale, dovuta al Leibniz e al Newton.
  2. In greco nel testo. Crf. sopra, p. 55.