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LE STRADE FERRATE ITALIANE

E L’AUSTRIA.




Impiega l’Austria ogni arte per conservare ed ove occorra per accrescere il suo ascendente su i principi italiani a danno di loro stessi e delle respettive popolazioni. E rispetto alle strade ferrate si sforza con ogni mezzo che si facciano ad esclusivo suo profitto. Quindi è suo disegno che tutte si dirigano al regno Lombardo-Veneto, onde le comunicazioni dell’Italia con la Germania e con la Svizzera si trovino nelle sue mani. Ciò avvenendo raccoglierà essa sola tutti i vantaggi commerciali e strategici procurati dalle vie ferrate, ma farà anche la polizia esclusiva di tutte le nuove comunicazioni dell’Italia con l’estero e conserverà così la sua influenza su gli uomini e sulle cose della Penisola. Crede l’Austria esserle necessaria una tale influenza per la conservazione dei suoi dominj italiani.

Ha infatti rifiutata la riunione delle strade ferrate lombarde con le piemontesi sulle sponde del Ticino; ha impedito con le sue pratiche la concessione della via ferrata da Parma ad Alessandria; si è studiata premurosamente, e giova sperare indarno, di paralizzare la formazione della Società Ligure-Piemontese-Svizzera, per la costruzione