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Per ogni fedel cristiano, che non abbia pensato a raddirizzare il senso comune facendo il suo corso regolare di teologia, quella spiegazione data dal Venanzi sembra tanto simile al vero da scommettere che fuori di essa non possa darsene altra; in ogni modo col solo senso comune non potrebbe mai immaginarsi che quella direzione fosse vera e non: fittizia; imperocchè sarebbe questo il primo caso in cui, non una sola volta, ma’ abitualmente, si fosse costumato di porre sulla soprascritta nome, cognome e qualifiche del direttario. Ma ai preti, che ban fatto il loro corso regolare di teologia, e che però vedono al di là del tempo e dello spazio, è parso altrimenti.1 E bene a ragione; avvegnachè colla brava legge alla mano, cioè colla Notificazione del Ministero delle Finanze, 15 marzo 1854, provano come quattro e quattro fa otto: che non godendo il Fausti della franchigia del dazio postale, qualunque lettera a lui diretta, che fosse stata presa dalle mani di vetturali od altri, sarebbe stata senza riguardi ed eccezioni soggetto di contravvenzione alle leggi postali!

Giova pure avvertire che non è già per ironia che si è notata quella distinzione fra il così detto senso comune ed il vero senso comune teologico. La distinzione è reale, e se ne trova una prova di fatto nella stessa Sentenza; la quale volendo spiegare a pagine 25 l’inverosimiglianza, che pur essendo vero quell’indirizzo, si fosse lasciato intatto sulla soprascritta, sopraffatta un momento dal senso comune non teologico; dice che al Venanzi od a chi per esso, non facea mestieri cancellarlo, perchè quando pure le lettere fossero giunte nelle

  1. Fra gli altri scritti dottissimi, a comporre i quali il cardinale Barberini logorò i suoi novant’anni di vita, dicesi, che dagli eredi siasi rinvenuto un abbozzo di un lavoro già molto innanzi ed intitolato: - Le sciocchezze di Dante Alighieri — L’Eminentissimo porporato si proponeva di provare che, Dante era un’oca, e che aveva detto un mondo di corbellerie descrivendo i tre mondi dell’altro inondo. Si proponeva pure di descrivere esattamente come questi tre mondi fossero fatti, dando di ciascuno la vera pianta topografica e geografica, delle quali pure, dicesi, che esistono schizzi stupendi. Nella speranza che la notizia sia vera, preghiamo gli illustri eredi a pubblicare e scritti e disegni il più presto possibile.