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dopo che ed il Mastricola ed il Governo si videro scoperti, in seguito del conosciuto sequestro delle lettere. Peraltro ogni uomo di buon senso si renderà capace che se realmente il Governo del Re od il Sotto-Prefetto di Rieti, o in questa qualità o come particolare, fosse stato in relazione col Fausti, avrebbero potuto con pienissima sicurezza tacere, giacchè, come si è pocanzi notato, l’esistenza delle pretese lettere del Fausti in mano del Governo del Papa senza alcuna lettera o riscontro del Mastricola, nulla potevano provare contro il Governo del Re. Il carattere poi degli uomini che compongono questo Governo, la moderazione proverbiale, e forse eccessiva, di tutti i loro atti, e in piena contradizione cogli eccessi de’ quali vorrebbero rendersi responsabili. E perchè si sarebbero voluti compiere questi eccessi? Forse che distruggendo il teatro Alibert si sarebbe sciolta la così detta questione romana, o almeno se ne sarebbe facilitato lo scioglimento? Nel processo si volle dare ad intendere che il partito Nazionale volesse incendiare edificii per dimostrare che il Governo del Papa, come inetto, non bastava più a reprimere i delitti, che era divenuto incapace di governare. Ma son forse cose queste che abbiano bisogno di prova? È noto che i delitti sono frequentissimi negli Stati di Santa Chiesa, ed è notissimo che il papa può ancora chiamarsi re, perchè ventimila soldati francesi gli fanno la guardia. E quando pure il Governo del Re fosse amministrato da uomini violenti, è certissimo che la nobiltà d’animo e l’onestà specchiatissima dei cavalier Mastricola non sarebbe mai per prestarsi a dar mano a fatti men che onesti, non che della specie di quelli a cui accenna l’ultima delle quattro lettere.1

Sebbene sia immenso, inesprimibile il piacere di cogliere in fallo il Governo pontificio in un affare sì

  1. Qualora il Comitato Nazionale stesse in relazione col R. Sotto-Prefetto di Rieti o con qualunque altra autorità governativa del Regno d’Italia, non potrebbe aver difficoltà a confessarlo, una volta che il Governo de! Papa non ha avuto difficoltà di confessare, che protegge e sta in relazione cogli industrianti Cipriano La Gala e compagni.