Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/101


— 99 —

apertamente al partito che io godeva la sua protezione, ciò che avrebbe importato tanto più credito e rispetto verso di me: così d’impegnarmi a conoscere le intenzioni del partilo Piemontese in Roma sulla Corte di Napoli, riferirgli il tutto e cercare di addentrarmi nell’animo di persone anche della Corte Napoletana per spionarne gli andamenti, i desiderii, i maneggi ecc., sempre relativamente allo spodestato sovrano E perchè il partito Piemontese di qui, cui appartenevo, mi tenesse a conto ed a fiducia più che mai, si continuò col suddetto signor Generale di far credere a questo che io aveva col suo mezzo talmente operato, d’essermi riuscita ad addentrarmi in quella Corte medesima come una delle dame, sotto però mentito nome, cioè sotto quello di Contessa di Monte Pelier (Plier si pronuncia). Il partito volle assicurarsi se sussistevano le mie millantazioni, e seppi che realmente fu dichiarato che Madama di Monte Pelier era dama ammessa alla Corte; per cui la fiducia del partito si raddoppiò in me in modo tale da incaricarmi, sempre parlando del partito, di procurare la sottrazione di scritti autografi del Re e del generale Goyon, non che dei biglietti della Regina, che il partito diceva che essa scrivesse ad un suo amico; e ciò per aver documenti a carico del Re di Napoli, della Corte francese, e procurare sotto ogni mezzo la diffamazione della vita particolare della Regina.

Io ne resi di tutto istruito il sig. generale De Goyon, il quale se ne mostrò soddisfatto; e perchè io non rimanessi scoperta o compromessa, mi notificava di molte particolarità che avvenivano nell’interno della Corte Napoletana; ond’è che io mostrandomi col partito intesa di lutto, sempre più credevano che appartenessi a quella Corte, e fossi nella più stretta confidenza del Re, delia Regina ecc. L’unica cosa difficile è stata sempre quella d’inventare circostanze capricciosissime per, trarli nell’inganno ch’io non era ancor riuscita ad impossessarmi di scritti originali compromettenti, in specie relativamente alla reazione; cosa che tanto ardentemente hanno sempre desiderata e desiderano; per il che mi hanno fatte promesse di spalline per mio marito e di più centi-