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56 postvma.

XXXII.


     Sozzo di fango come un animale,
Poco vestito come un africano,
Incontrai di Ripetta in sulle scale
Il padre Tebro con un piego in mano,

     E gli gridai; — Ma che pazzia t’assale
Così col fresco, gran fiume romano,
D’andare a zonzo per la capitale
Con questi calzoncini di pantano? —

     Nella sua bianca barba d’eremita
In tono d’ironia ghignò il vecchione,
E mi rispose: — O che? non l’ha capita?

     Col biglietto che vuol l’educazione
Porto l’augurio d’una lunga vita
A quei signori della Commisione. —

1 gennaio 1874.